La XIII Convention dei Comuni family-friendly si terrà il prossimo mercoledì 3 maggio, dalle ore 9.30 alle ore 13.30, presso il Teatro di Cembra Lisignago (Via San Carlo, 1), con la partecipazione dell’assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana. Le iscrizioni sono aperte (qui).
In Trentino, riporta un Comunicato Stampa della Provincia Autonoma di Trento, sono 104 i comuni che «hanno deciso di investire in politiche attive a favore delle famiglie, a sostegno della natalità e dei giovani e il traguardo è importante visto che oltre il 95% della popolazione trentina risiede in un comune certificato. I Piani famiglia comunali producono centinaia di azioni concrete ogni anno, a partire dall’introduzione di tariffe agevolate alle nuove infrastrutture, dai servizi dedicati alle famiglie con bambini fino agli eventi e alle iniziative di tipo educativo-culturale».
Altri 20 Comuni, inoltre, sono in fase di acquisizione del marchio “Family in Trentino”.
Riporta ancora il Comunicato della PAT: «Nella convention saranno descritti i contesti demografici, socio-economici trentini con particolare riferimento alla coesione sociale e agli indicatori di benessere. Varie testimonianze, tra cui quella sul turismo sostenibile nelle Terre Alte da Vera Rossi, assessore del Comune di Altavalle; la “Casa dei Banai” e l’esperienza del cohousing sarà presentato da Isabella Ravanelli assessore del Comune di Albiano; l’esperienza di Villa Corniole, una cantina al femminile, da parte della famiglia Pellegrini.
La convention sarà arricchita dal contributo accademico-scientifico di Ilaria Vigorelli, docente alla Pontificia Università della Santa Croce e Presidente della Fondazione Marco Vigorelli, e di Carlo Buzzi, docente al Dipartimento di Sociologia dell’Università di Trento.
I lavori si concluderanno con la presentazione dell’analisi dell’impatto prodotto in Trentino negli ultimi 10 anni dai Comuni “Amici della famiglia”, a cura di Mariangela Franch, docente del Dipartimento Economia e Management dell’Università di Trento».